Ultima modifica: 14 Dicembre 2020
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17 dicembre 2020 – Bicentenario della nascita di Filippo Lussana

17 dicembre 2020 – Bicentenario della nascita di Filippo Lussana

 « Nel cammino lento e faticoso che l’umanità percorre onde arrivare all’acquisto della verità, il più delle volte è il genio intuitivo delle arti belle che precede la scienza, e questa non arriva che più tardi, a spiegare e illuminare le ispirazioni di quello».

LUSSANA, La fisiologia nell’arte

Dotato di una profonda forza immaginativa tanto poetica che scientifica, Filippo Lussana può essere definito il grande artista-scienziato, « capace di poesia e d’ogni alto senso e della patria fedelissimo », come si legge nell’epigrafe dettata da Ciro Caversazzi, datata 1924 e collocata sulla facciata della casa di Gandino, dove Lussana visse dal 1850 al 1860, svolgendo la professione di medico condotto nelle valli bergamasche. La formazione giovanile, nutrita di rigorosi e solidi studi classici, secondo il gusto dell’epoca, contribuì a fare di lui uno scienziato di formazione eclettica, sulla scia della nobile tradizione culturale avviata con il Rinascimento italiano. Anche nella fase più intensa della sua attività di ricerca in ambito medico-scientifico, Filippo Lussana produceva scritti letterari di pregevole fattura, parlava e scriveva in latino, in versi e in prosa, con una sorprendente facilità, si nutriva di letteratura classica e moderna per perfezionare la propria formazione.

Allievo dell’anatomista Bartolomeo Panizza dell’Università di Pavia, dove si laureò in Medicina a pieni voti a soli 24 anni, Filippo Lussana nasce a Cenate Sopra il 17 dicembre 1820, da una famiglia di modeste condizioni, ultimo di quattro figli.

Da semplice medico condotto,  per sedici anni, nelle valli bergamasche, grazie ai suoi studi sperimentali, pubblicati in condizioni pionieristiche fra il 1850 e il 1859, Filippo Lussana divenne Professore di Fisiologia presso la facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Parma (1860-66) e successivamente si trasferì nella prestigiosa Facoltà di Medicina dell’Università di Padova (1867-1891). Morì a Cenate Sotto, dopo aver svolto l’incarico di  Sindaco del paese dal 1892 al 1894, il 25 dicembre 1897. La sua fama internazionale come fisiologo sperimentale, soprattutto nel campo della neurofisiologia ( oggi usiamo il termine neuroscienze), è confermata non solo dalle oltre 230 pubblicazioni scientifiche che attraversano la sua straordinaria carriera di medico e di ricercatore, ma anche dalla famosa polemica con Cesare Lombroso sull’individuazione delle cause della pellagra, una vera e propria epidemia che flagellava le valli bresciane e bergamasche, portando in fase terminale acuta alla demenza e alla morte. E’ del 1854 la monografia di Lussana sulla pellagra, premiata dalla Società Medico-Chirurgica di Bologna, cui segue, nel 1856, quella scritta con Carlo Frua, premiata dalla Fondazione Cagnola di Milano.

Se Lussana sosteneva la tesi della mancanza dei plastici azotati nell’alimentazione e nel mais coltivato nelle valli bergamasche, Lombroso attribuiva invece alla presunta tossicità del mais la causa della malattia.  Saranno gli studi scientifici condotti da C. A. Elvehjen e dai suoi collaboratori, nel 1938, a dimostrare la fondatezza della tesi di Filippo Lussana. La fama internazionale del Professor Filippo Lussana è ancora oggi attestata dai carteggi con maestri, colleghi e corrispondenti delle più prestigiose università italiane ed europee, che emerge dal materiale fotografico conservato nel Fondo Lussana, depositato dal 1930 presso la Civica Biblioteca “Angelo Mai” di Bergamo, per dono del figlio Felice. Si tratta di un Fondo manoscritto, costituito da otto faldoni di testi  inediti di Filippo Lussana, a carattere prevalentemente scientifico, ma con interventi anche di contenuto letterario e filosofico-sociale. Tra le immagini fotografiche d’epoca, contenute nel Faldone VIII del Fondo Lussana, compaiono,  accompagnate frequentemente da preziose dediche manoscritte di sincera stima ed amicizia, le foto color seppia del suo maestro a Pavia, l’anatomista Bartolomeo Panizza (1785-1867), di esponenti dell’ambiente medico milanese, legato alla Gazzetta Medica Italiana-Lombardia che accolse, insieme a quella delle Provincie Venete, molti lavori scientifici di Lussana: Giovanni Polli ( 1812-1880) e Gaetano Strambio jr (1820-1905).

E ancora, attraverso l’archivio fotografico si configurano i rapporti scientifici con prestigiosi fisiologi del tempo: si tratta di colleghi delle università italiane, come Moritz Schiff  (1823-1896), o delle più rinomate scuole europee, come il brussellese Emile Jannsens, il berlinese Joseph Bergson (1812-1902) – a cui Lussana dedicherà il trattato Una Lezione fisiologica di Dante, pubblicato a Treviglio nel 1878, da Messaggi – o il fisiologo di Berlino Emil Du Bois-Reymond  (1818-1896). Non mancano, in questa prestigiosa carrellata di nomi, da cui si evidenzia la complessità e lo spessore scientifico e umano della figura di Filippo Lussana,  i colleghi di Facoltà, come lo zooiatra e medico parmense Alessio Lemoigne (1821-1900) o il chirurgo patavino Tito Vanzetti (1809-1888). Proprio da questo prezioso materiale d’archivio, a lungo dimenticato, ha avuto inizio il processo di riscoperta storico-documentaria della figura di Filippo Lussana, a cui dal 1925 è ufficialmente intitolato il nostro Liceo, l’unico in Italia a vantare il nome di Filippo Lussana. Così scrive, in tale occasione, il 23 febbraio 1925, rispondendo alla Provincia, l’allora Preside del Liceo, Prof. A. De Francesco: “ Ringrazio la S.V. Ill.ma della comunicazione relativa al nome al quale codesta on. Commissione Reale ha deliberato sia intitolato il Liceo Scientifico e, interpretando il sentimento del Collegio dei Professori, esprimo il fervido augurio che i giovani che si accingono a compiere i loro studi in questa scuola sappiano dal nome di Filippo Lussana, grande Figlio di Bergamo, trarre l’incitamento a raggiungere le alte vette del sapere e ad illustrare, col fervore dei propositi e delle opere, la gentile e forte città natale”.

Nel 2006, la biografia di Filippo Lussana è stata pubblicata nel prestigioso Dizionario biografico degli Italiani della Treccani, a cura di Giuseppina Bock Berti dell’Università degli Studi di Milano.

Nel 2007, su coordinamento scientifico dell’allora Direttore della Civica Biblioteca “Angelo Mai” di Bergamo, dottor Giulio Orazio Bravi, è stata avviata l’attività di ricerca sulle “Carte” di Filippo Lussana, condotta dal Professor Alessandro Porro dell’Università degli  Studi di Brescia e dal dottor Lorenzo Lorusso dell’Azienda Ospedaliera “Mellino Mellini” di Chiari. Il nome di questo prestigioso scienziato bergamasco è stato presentato il 28 aprile 2007 proprio dal dr. Lorusso presso l’American Academy of  Neurology  di Boston, in occasione del Convegno mondiale di neurologia, ricevendo un vasto consenso nel mondo accademico internazionale. A maggio 2007, il Convegno Nazionale di studi, organizzato a Cenate Sopra dai Comuni di Cenate Sopra e di Cenate Sotto, ha ricordato la figura di Filippo Lussana, convergendo nella mostra documentaria sul Fondo Lussana, organizzata nell’ottobre dello stesso anno presso la Civica Biblioteca “Angelo Mai”, nell’ambito della Rassegna BergamoScienza.

Il nostro Liceo celebra giovedì 17 dicembre 2020, alle ore 9:00, in presenza, nell’Aula Audiovisivi dell’Istituto,  il Bicentenario della nascita di Filippo Lussana. La cerimonia di commemorazione, presieduta dalla Dirigente Scolastica del Liceo Lussana, Prof.ssa Stefania Maestrini, prevede una serie di interventi e di approfondimenti sulla figura storica di Filippo Lussana scienziato e poeta. Alla Giornata commemorativa partecipano il Vicepreside del Liceo Lussana Prof. Stefano Dominoni, i quattro studenti rappresentanti in Consiglio d’Istituto,  la studentessa Arianna Camera, caporedattrice del Giornale d’Istituto “Quinto Piano”, le professoresse Manuela Bandini e Maria Imparato, la Presidente del Consiglio d’Istituto Sig.ra Barbara Assolari, la Presidente del Comitato Genitori del Lussana Sig.ra Karin Chinotti e il Presidente dell’Associazione Genitori Lussana Sig. Andrea Gambirasio.

A conclusione della Giornata dedicata a Filippo Lussana, è prevista la cerimonia di restituzione alla nostra Scuola dei due dipinti di Filippo Lussana e della moglie Isabella Testa, attribuiti al pittore di Albino Angelo Ceroni. I due dipinti ad olio (1857 ca.) di pregevole fattura, già proprietà della Civica Biblioteca “Angelo Mai” di Bergamo, conservati presso il nostro Istituto, sono stati sottoposti ad un intervento di tipo conservativo presso il Laboratorio di restauro Valentina Monzani a Bergamo ed inseriti in una cornice lignea dotata di vetro protettivo antiriflesso per preservare le opere da polveri, condense per cambi microclimatici ed eventuali danni accidentali di tipo meccanico. L’intervento conservativo realizzato sulle due tele, che raffigurano un Lussana trentaseienne con accanto la moglie Isabella Testa, ritratta sullo sfondo dell’inconfondibile sagoma del campanile della Basilica di Gandino, è stato finanziato dall’Associazione Genitori Lussana, in occasione del Bicentenario della nascita di Filippo Lussana, come recita la targa commemorativa realizzata per ricordare questo importante avvenimento.

                                                                                                          Maria Imparato


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